“Il Tribunale di Sulmona ha assolto un uomo di 65 anni, rinviato a giudizio per avere ucciso a colpi di fucile un orso marsicano – per sua stessa ammissione – su una pista ciclabile a Pettorano sul Gizio (L’Aquila)”. Così in una nota Rinaldo Sidoli, responsabile centro studi del Movimento Animalista. “È una sentenza deprecabile”, sostiene. “La tesi della difesa per cui A. C. avrebbe sparato accidentalmente al plantigrado a causa di una caduta a terra contraddice le dichiarazioni spontanee iniziali dell’imputato. Conservare un animale a rischio estinzione vuole dire anche garantire, quand’è il caso, la certezza della pena. Chi si macchia di questi crimini deve risponderne ai sensi di legge. Di questa specie sono rimasti poco più di 50 esemplari esclusivamente nel Parco Nazionale d’Abruzzo e in alcune aree protette limitrofe tra Abruzzo, Lazio e Molise”. Conclude la nota Sidoli: “Dopo lo stanziamento di 6 milioni di euro di soldi pubblici per un progetto ad alto impatto nel Parco Sirente-Velino, area protetta regionale e di interesse comunitario, si rischia di legalizzare l’uccisione di animali innocenti”.
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