Stadio Roma, “Non è un’urbanistica trasparente”

Stadio della Roma

Stadio della Roma

“Sedici ore fa la Raggi in merito allo Stadio della Roma parlava di un ‘#ProgettoFattoBene, un progetto unico, innovativo, moderno e rispettoso dell’ambiente’. Era tutto così perfetto che il M5s voleva votare immediatamente la variante al Piano regolatore come richiesto dai privati che sognavano l’affare Tor di Valle, poi gli arresti per corruzione, e, magicamente, vogliono sospendere il progetto. È una giunta di incapaci che ha voluto far sprofondare l’Urbe nelle sabbie mobili dell’urbanistica contrattata e dell’illegalità. Non hanno voluto ascoltare le innumerevoli criticità e incompatibilità di carattere ambientale, idrogeologico, urbanistico, finanziario e oggi scopriamo che tutti gli ambientalisti avevano visto giusto su un progetto che non si reggeva sotto il profilo economico e sociale. La Procura regionale del Lazio della Corte dei Conti deve far luce su un eventuale danno erariale insito nell’opera”. Così Rinaldo Sidoli, responsabile centro studi del Movimento Animalista, la formazione fondata e presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, commenta la notizia sugli arresti eccellenti per il nuovo stadio della Capitale. “Rimaniamo fermamente convinti – aggiunge Sidoli – che Roma non ha bisogno di 100 ettari di colate di cemento su terreni destinati a verde dal Piano Regolatore, al solo scopo di arricchire i costruttori. Questa non è un’urbanistica trasparente”.

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